Santa Cecilia nelle Catacombe di S.Callisto

Santa Cecilia, conosciuta come patrona della musica, è una nobile romana convertitasi al Cristianesimo, che viene martirizzata nel 230 d.C. quando è condannata alla decapitazione. Insieme al suo padre spirituale, Sant’Urbano, Cecilia ha un ruolo decisivo nella conversione del suo giovane sposo, Valeriano, e del fratello di lui, Tiburzio, che la precedettero nel martirio.

Nell’800 il corpo di Cecilia viene ritrovato all’interno delle catacombe di San Callisto e poi trasportato nella Basilica a lei dedicata in Trastevere. Qui infatti sorgeva la sua dimora e qui, quando era in punto di morte, aveva chiesto a Sant’Urbano di edificare una chiesa proprio dove si trovava la sua domus ecclesiae. La chiesa domestica, infatti, al tempo del cristianesimo delle origini era una parte di un’abitazione che alcuni cristiani facoltosi mettevano a disposizione degli altri fratelli per riunirsi e celebrare insieme la liturgia.

Intorno al 1600, in occasione di alcuni restauri, sotto l’altare della Basilica trasteverina è stata riesumata la sua salma ancora in perfetto stato di conservazione, destando perciò grande stupore. Viene allora commissionata a Stefano Maderno la realizzazione di una scultura che ne rappresentasse il corpo senza vita, riproducendo l’aspetto e la posizione in cui fu ritrovata.

Quella che ammiriamo nella cripta di Santa Cecilia è, invece, una copia ed è stata posta nel luogo che probabilmente aveva accolto la sua originaria sepoltura.

Il Maderno ha messo in risalto la profonda incisione sul collo a testimonianza della maniera in cui fu assassinata, ma anche della sua morte da vera cristiana come evidenziato dalla particolare posizione delle mani: la mano destra indica il tre con il pollice, l’indice e il medio e la mano sinistra indica l’uno con l’indice, sottolineando così la sua perseveranza nell’aderire all’Unitrinità divina fino alla morte.

 

Estratto dal testo dell’incontro “Dentro le Catacombe”, tenutosi il Sabato 20 novembre presso la Sede di Pistoia dell’Associazione Archeosofica.